Come sarà il mondo dopo il COVID-19?

«È la domanda che tutti noi ci stiamo facendo da quando l’emergenza è iniziata. Perché, come ha scritto lo storico israeliano Yuval Noah Harari sul Financial Times, le decisioni che prenderemo durante la pandemia determineranno anche i cambiamenti delle nostre società una volta che il COVID-19 sarà superato. Dovremo abituarci a scambiare tempo in cambio di sicurezza? Ad anteporre il binomio diffidenza-distanza alle abitudini post-globalizzazione? A convivere per sempre con mascherine e guanti?»[1]

È a questo proposito che un’intervista rilasciata dal sociologo Vanni Codeluppi, professore dello IULM, ci illumina il cammino, per meglio comprendere cause e conseguenze di quanto abbiamo vissuto recentemente.

I punti salienti della discussione riguardano principalmente i seguenti aspetti:

  • Le fragilità, finora non così manifeste, delle società avanzate;
  • La probabile reazione delle persone ad un’eventuale nuova fase;
  • La paura del contagio con conseguente sfiducia nel prossimo e i suoi effetti;
  • Gli effetti negativi della pandemia dal punto di vista della Privacy;
  • Gli aspetti positivi legati a Smart Working e Didattica a Distanza;

Ciò che più si evidenzia difficoltoso, a parere del professor Codeluppi, è accettare la convivenza col virus (1). Sebbene la convivenza con molti altri generi di infezioni sia sempre stata una costante storicamente, il fattore che fa la differenza e rende questa nuova convivenza diversa dalle altre e tanto più difficoltosa, è un così alto grado di consapevolezza a riguardo. Questo, indubbiamente, è dipeso dall’impatto così gravoso che ha avuto sulla nostra quotidianità, sulle abitudini. Malgrado le doti di adattabilità dell’essere umano, le risorse psicologiche di cui dispone non sono inesauribili. Infatti, procede Codeluppi, non vi è la certezza di una reazione positiva quanto nella prima fase a nuove restrizioni in caso di una nuova impennata del numero di contagi (2). Un ulteriore aspetto da prendere in considerazione riguarda la modifica indotta nelle nostre consuetudini sociali. La diffusione del contagio ha portato le persone ad essere schive le une con le altre, per timore di incappare in gravi conseguenze e incerte prospettive per la propria salute. Tuttavia, la necessità del contatto con l’altro e della dimensione sociale non si sono mai rese tanto esplicite quanto nel momento in cui cause di forza maggiore quanto lo può essere la sicurezza hanno precluso tutte le attività ad esse correlate, anche solo momentaneamente. Come riferisce il professor Codeluppi: «La pandemia […] ha creato una situazione paradossale, perché ci ha resi consapevoli del nostro forte bisogno degli altri mentre c’impediva di soddisfarlo»[1] (3). Altra fonte di discussione correlata all’emergenza sanitaria, è stata la sovraesposizione degli individui in termini di privacy. Infatti, l’assiduo controllo di dati personali e sanitari ha posto interrogativi rilevanti circa il rispetto della riservatezza. Tuttavia, fa notare Codeluppi, è un tipo di esposizione che, anche se in maniera meno lampante, è presente dall’avvento di internet e fa parte del capitalismo dell’era digitale (definito citando la sociologa Shoshana Zuboff “capitalismo della sorveglianza”) recentemente normata in Europa con l’avvento del GDPR (4). Infine, Codeluppi passa al vaglio i tanto discussi Smart Working e Didattica a Distanza, i quali malgrado presentati come fenomeni dai risvolti positivi per l’ambiente, si rivelano essere dannosi per l’economia, lo scambio commerciale e la salute mentale delle persone. A fronte di ciò si può dire che la pandemia (e il conseguente isolamento) abbia indotto apparentemente uno sviluppo positivo sull’empatia interpersonale, che ci abbia reso più solidali e meno individualisti, più umani (5). Ma anche questo, così come molti altri, sembra destinato ad essere un effetto soltanto transitorio.

Fonti: https://www.iulm.it/it/news-ed-eventi/news/come-la-pandemia-ci-ha-cambiato?fbclid=IwAR1WAFRg44eb2z4AtvSucnJ0ReZHGh6SFZO2FvIlRoDzO6Spc2-IWd7_SVU

[1] https://www.iulm.it/it/news-ed-eventi/news/come-la-pandemia-ci-ha-cambiato?fbclid=IwAR1WAFRg44eb2z4AtvSucnJ0ReZHGh6SFZO2FvIlRoDzO6Spc2-IWd7_SVU

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