Intervista a Massimo Marchetti

Oggi abbiamo con noi Massimo Marchetti, medico chirurgo, il quale ha esercitato la professione sia in Italia che in ambito internazionale, al quale vogliamo fare alcune domande sul Sistema Sanitario Nazionale e sulla realtà della Sanità Integrativa.

«Buongiorno Dottor Marchetti, la ringraziamo per essere qui. Volevamo porle alcune domande. Come professionista, come può descrivere la situazione attuale in cui versa la sanità in Italia?»

«Buongiorno. Come medico sto assistendo ad un cambiamento importante del sistema sanitario, in particolare della sanità pubblica, rispetto a come l’abbiamo conosciuto finora. Questo pone una sfida epocale sotto tanti profili»

«Potrebbe essere più specifico?»

«Da un lato abbiamo le innovazioni tecnologiche della medicina, dall’altro il quadro epidemiologico che riflette cultura e comportamenti della popolazione, da un terzo ancora le mutate condizioni socioeconomiche del Paese. Tutti fattori che si riflettono sia direttamente che indirettamente sul SSN, sia sotto il profilo economico-finanziario, che sotto quello operativo, in particolare sulla sua capacità di soddisfare bisogni e domande»

«Quali sono le conseguenze di questo mutamento?»

«Il mutamento si concretizza soprattutto nell’emergere di una pluralità di “stakeholders” che hanno come punto in comune quello di svolgere la funzione di terzi paganti. In cambio di coperture di tipo assicurativo, raccolgono denaro da cittadini e/o datori di lavoro e pagano (o rimborsano) il costo delle prestazioni sanitarie di cui questi ultimi hanno fruito. Compagnie assicurative, casse, fondi sanitari e società di mutuo soccorso sono da tempo presenti ed operative. In un contesto socioeconomico caratterizzato dal consenso tra gli attori e le forze sociali, la novità odierna è che le Società di Mutuo Soccorso dietro la spinta di disposizioni fiscali ed incentivi favorevoli, hanno iniziato a ricoprire un nuovo ruolo istituzionale»

«Quale sarebbe questo ruolo?»

«Quello di voler rappresentare il secondo pilastro del sistema sanitario. In questo modo, sotto le etichette di “welfare integrativo” e di “no profit” acquisiscono finalmente il riconoscimento della propria funzione nella realtà sanitaria. Gli eventi recenti e la cronaca mediatica rendono sempre più esplicita tale trasformazione. Quando sarà compiuta, il sistema sanitario italiano sarà a tutti gli effetti un sistema duale: uno pubblico (SSN) ed uno privato. La realtà che stiamo vivendo e gli scenari che si evolvono suscitano in chi opera nel settore sanitario e nella popolazione domande impellenti, a cui è imperativo dare risposte esaustive»

«Di quali domande si tratta?»

«Quali sono i contorni ed i numeri del cosiddetto “welfare” sanitario integrativo? Chi e quanti sono i terzi paganti e soprattutto quali servizi e prestazioni offrono? Da quali regole sono governati? Come si posizionano verso il SSN e i suoi operatori? Quali prestazioni sanitarie richiedono i cittadini sotto la copertura dei terzi paganti? E che garanzie di solvibilità offrono questi ultimi? Verso quali strutture e operatori si rivolgono le persone, garantite dai terzi paganti, per soddisfare le proprie esigenze di tutela della salute? Si accompagnerà lo sviluppo del secondo pilastro a miglioramenti di efficienza allocativa e produttiva del settore pubblico? Che ne sarà dell’equità, una volta che i due sistemi daranno vita a flussi di consumo e spesa che non riguardano tutta la popolazione, dato che le coperture private sono esclusivamente volontarie (e tali rimangono anche se avvengono attraverso l’adesione collettiva) e limitate agli aderenti? Quali saranno le conseguenze sulla spesa sanitaria? Tenderà ad aumentare o no? E se sì, in che misura? Per quali prestazioni e servizi e per quali fasce della popolazione?»

«La ringraziamo per la sua disponibilità Dottor Marchetti e per il dettagliato quadro generale che ci ha fornito».

I quesiti da porsi sono molti e specifici. Il ruolo che delineano per il mondo della sanità integrativa è di fondamentale rilievo. I punti focali della svolta verso un sistema sanitario “duale” emergeranno presto. Il cambiamento che produrranno avrà un impatto sociale rimarchevole. Non ci resta che osservare gli sviluppi che si dispiegheranno nel prossimo futuro.

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