Rimedi naturali e tecniche contro l’insonnia

L’insonnia è per il 30-35% degli italiani un disturbo ricorrente caratterizzato da una scarsa qualità del sonno. Essa può manifestarsi in tre modi: con difficoltà nell’addormentamento (insonnia iniziale), con risvegli notturni frequenti (insonnia intermittente) e ancora con risvegli mattutini precoci (insonnia terminale). Inoltre, in base alla sua durata, si può classificare in acuta e transitoria. Nel primo caso perdura meno di un mese. Nel secondo, invece, dura meno di una settimana e si associa spesso e volentieri allo stress.

Secondo le statistiche, l’insonnia interessa maggiormente le donne e solitamente si manifesta più frequentemente nella tarda adolescenza e nella prima età adulta. La privazione di sonno, a lungo andare, porta ad uno stato di malessere psicofisico non indifferente; stanchezza, irritabilità e umore instabile sono solo alcuni dei sintomi. La scienza ha stabilito che le ore da trascorrere a dormire necessarie per rigenerare l’organismo sono 7-9 per gli adulti, 5-9 per gli anziani e ben 14-17 per i neonati.

Le cause dell’insonnia

Lo stress gioca un ruolo determinante nell’insorgenza e nel prolungamento dell’insonnia. Ansia, tensioni, pensieri ossessivi provocano un aumento del rilascio di cortisolo che, assieme agli ormoni adrenalina e noradrenalina, mantiene l’organismo in un continuo stato di allerta fino a quando quest’ultimo, stremato, si “ribella”. Talvolta, però, l’angoscia continua e la relativa mancanza di sonno è un sintomo premonitore di una malattia psichiatrica (depressione, psicosi, schizofrenia) e pertanto non deve essere mai sottovalutata.

Da alcuni studi si è rilevato inoltre che circa il 30% dei pazienti con insonnia ha un familiare che soffre dello stesso disturbo e tra le concause sicuramente possono esserci cattive abitudini. Ad esempio: l’utilizzo prolungato dei dispositivi tecnologici, sonnellini durante il giorno, bevande alcoliche, caffeina e teina, pasti troppo pesanti, fare attività fisica poco prima di coricarsi.

Rimedi naturali

La natura offre ottimi rimedi per contrastare l’insonnia, bisogna ricordare però che la loro assunzione deve essere preceduta da un confronto con il medico di famiglia o con l’erborista di fiducia per conoscere la corretta posologia e dose:

  • la valeriana – possiede proprietà sedative, è indicata in caso di agitazione, stati d’ansia e stress. Si consiglia di bere una tisana prima di andare a dormire. Si può assumere anche in gocce e compresse;
  • la passiflora – ha virtù antispastiche e blandamente ipnotiche ideale in caso di insonnia associata ad irrequietezza e ad eccessiva ruminazione. La si assume sotto forma di tisana;
  • l’escolzia – dall’azione sedativa, ipnotica e spasmolitica, è la scelta migliore se ci sono frequenti risvegli notturni intervallati da incubi. Può essere assunta come tisana o sotto forma di estratti titolati e di tintura madre;
  • il biancospino – poiché favorisce l’abbassamento della pressione arteriosa, si rivela utile in presenza di disturbi del sonno associati a tachicardia. Lo si trova sotto forma di compresse, pianta essiccata e tintura madre.

Un valido aiuto giunge anche dagli integratori come melatonina e amminoacidi (5-idrossi triptofano, teanina) e dall’aromaterapia. In particolare, l’olio essenziale di lavanda esplica effetti tranquillanti e miorilassanti.

Tecniche di rilassamento

Per combattere l’insonnia è una consigliabile praticare ogni sera alcune tecniche di rilassamento. Tra le più comuni vi sono:

  • ascolto di suoni naturali. Numerose applicazioni offrono la possibilità di ascoltare o di scaricare suoni rilassanti (cinguettio degli uccelli, scroscio della pioggia, fruscio delle foglie) che, ottimizzando le onde cerebrali, favoriscono l’addormentamento;
  • respirazione. Concentrare l’attenzione sul respiro calma la mente e induce uno stato di pace interiore. In posizione supina e con una mano posizionata sull’addome, si inspira lentamente dalle narici e si espira dalla bocca. A questa forma di  meditazione si può associare la ripetizione di alcuni mantra;
  • training autogeno. La tecnica di rilassamento psicofisico ideata dallo psichiatra J.H. Schultz contempla una serie di esercizi di autosuggestione riferiti a sensazioni corporee (pesantezza, calore, freschezza, calma) che conducono ad uno stato simil ipnotico.

Se l’attenzione fugge via continuamente è opportuno alzarsi dal letto e dedicarsi ad attività che tengano impegnato il corpo e la mente, come un puzzle o un cruciverba o una piacevole lettura.

Fonte: www.ilgiornale.it

www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-del-sonno

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