PNRR e Salute
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con una dotazione di 222 miliardi ha fissato 6 tematiche principali per modernizzare il Paese.
1)Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 2) Rivoluzione verde e transizione ecologica – 3) Infrastrutture per una mobilità sostenibile – 4) Istruzione e ricerca – 5) Inclusione e coesione – 6) Salute.
Delle somme a disposizione dal PNRR meno del 9%, ovvero 15.63 miliardi sono stati destinati alla Sanità. Due le direttive su cui si muoveranno gli investimenti:
1)Rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari e la Telemedicina (per cui sono stati destinati 7 miliardi)
Il primo obiettivo non ha contenuti particolarmente innovativi se non la parte riguardante la Telemedicina. L’investimento prevede l’attivazione di 1.288 Case della Comunità entro la metà̀ del 2026. A seguire è previsto il potenziamento dei servizi domiciliari, con l’obiettivo di aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare ed il potenziamento dell’assistenza intermedia al livello territoriale attraverso la creazione di Ospedali di Comunità. Strutture sanitarie territoriali destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e degenze di breve durata.
Per quanto concerne i progetti di telemedicina, aspetto più innovativo del piano, sono finalizzati a promuovere una gamma di nuove funzioni di prevenzione e cura attraverso la tele-assistenza, il tele-consulto, il tele-monitoraggio e la tele-refertazione. In questo ambito Mutua Genesi è stata lungimirante ed è già strutturata per offrire, attraverso i propri sussidi, questi innovativi servizi.
2) Innovazione, ricerca e digitalizzazione (a cui sono stati destinati 8,63 miliardi di euro)
Infine, la seconda direttiva del PNRR ha come obbiettivo quello di potenziare e innovare la struttura tecnologica e digitale oltre a rafforzare la ricerca scientifica in ambito biomedico.
Tra questi il progetto FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) assorbirà un tot. di risorse pari a 1,38 miliardi di euro, perché è assolutamente necessario realizzare il potenziamento, la diffusione, l’omogeneità e l’accessibilità dello strumento a tutti i cittadini.
L’auspicio è che tutte queste risorse economiche possano apportare le urgenti riforme necessarie per poter fare un sensibile passo in avanti non solo in ambito assistenziale.
D’altronde il PNRR ha evidenziato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macro-economica dei servizi sanitari pubblici.
Fonte: Ansa