Un nuovo anno sotto il segno della quarta ondata pandemica
Inizia il terzo anno segnato dalla pandemia del Covid-19, è evidente che sia nel nostro Paese, che in Europa è ormai troppo tardi per prevenire questa quarta ondata, che porta disagi nella vita quotidiana di tutti noi.
La situazione in Italia vede oramai la maggior parte delle regioni entrare in zona gialla.
Questo indica che i contagi ricominciano a pesare sui numeri dei ricoveri e sull’ occupazione delle terapie intensive in tutta Italia, il nostro SSN è di nuovo in affanno con norme burocratiche rigide dovute anche al subentro del Certificato verde rafforzato, dove molte normative non sono del tutto chiare.
Il direttore di Oms Europa Hans Henri P. Kluge in una sua intervista comunica: “Il Covid è qui per rimanere” spiegando che – “probabilmente diventerà un virus endemico, proprio come l’influenza stagionale”. “In questo scenario, alle popolazioni vulnerabili verrà offerto un vaccino covid ogni anno, in vista dell’inverno. Le aziende farmaceutiche sono pronte per adattare i vaccini attuali alle nuove varianti, se necessario”.
Kluge, commentando la “Roadmap per la salute nei Balcani occidentali (2021 – 2025)” ha voluto anche sottolineare l’importanza cruciale di espandere l’accesso alla copertura sanitaria universale , formare gli operatori sanitari, usando la salute per migliorare la stabilità e garantire la prosperità alla gente in qualunque latitudine sottolineando quindi il ruolo fondamentale della “cooperazione subregionale, quale elemento costitutivo del multilateralismo e della prosperità condivisa che non lascia nessuno indietro“.
Vediamo ora effettivamente cosa sta avvenendo.
Scuola. Dopo queste feste è ora di rientrare a scuola.
Secondo le nuove modalità di gestione dei casi di positività in ambito scolastico ( D.L. n° 1 del 7 gennaio 2022 – nota M.I.n°11 dell’8 gennaio 2022-Nota Ministero della Salute 60136 del 30 dicembre 2021)
Per la scuola dell’infanzia:
In presenza di UN CASO di positività nella stessa sezione accade che:
- Attività didattica sospesa per 10 giorni
- Quarantena della durata di 10 giorni con un test di uscita – ovvero tampone molecolare o antigenico con risultato negativo
Scuola Primaria:
In presenza di UN CASO di positività nella classe:
- Attività didattica in presenza,
- Sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile (T0) dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo 5 giorni (T5). In caso di tampone T0 negativo si può rientrare a scuola. Se invece è positivo è necessario informare il Dipartimento di Prevenzione della Asl di competenza e il MMG/PLS e non si rientra a scuola. Analogamente, per il tampone T5 se il risultato è positivo è necessario informare il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta e non recarsi a scuola.
In presenza di DUE CASI di positività nella classe:
- L’attività didattica in presenza è sospesa e si applica la DAD per 10 giorni,
- Quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita, tampone molecolare o antigenico, con risultato negativo
Scuola secondaria di primo grado:
In presenza di UN CASO di positività nella classe si prevede:
- Attività didattica in presenza, con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina dopo 5 giorni. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quanto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto con il soggetto positivo.
- Auto-sorveglianza
In presenza di DUE CASI di positività nella classe si differenzia in funzione dello stato vaccinale degli alunni:
- Per gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo si prevede:
- L’attività didattica è sospesa in presenza e si applica la DAD per la durata di 10 giorni,
- Quarantena di 10 giorni con test in uscita, tampone molecolare o antigenico, con risultato negativo.
- Per gli alunni che abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, o che siano guariti, da meno di 120 giorni e per coloro ai quali sia stata successivamente somministrata la dose di richiamo, si prevede:
- Attività didattica in presenza, con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni,
- Auto-sorveglianza
In presenza di TRE CASI di positività nella classe si prevede:
- L’attività didattica viene sospesa e si applica la DAD per 10 giorni,
- Come misure sanitarie si applica quanto stabilito dalla circolare 60136 del dicembre 2021 per i contatti stretti ad Alto Rischio.
Lockdown per i non vaccinati. A partire dal 10 gennaio il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Parte, dunque, la stretta sui non vaccinati, decisa con l’ultimo decreto: il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio per tutti i lavoratori occupati nell’ambito della sanità e negli enti pubblici sopra i 50 anni, per salire su qualunque mezzo di trasporto, mangiare nei locali all’aperto, per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sciistici e tanti altri luoghi di svago.
Dose booster. Sempre dal 10 gennaio i tempi per la somministrazione del booster diventano più brevi: sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi invece di 5. Ma non si tratta di tempi obbligatori. Mentre dal 1° febbraio il certificato verde rafforzato durerà sei mesi. Chi ha ricevuto l’ultima dose per immunizzarsi (ovvero la fine del primo ciclo) o il booster da oltre 6 mesi si vedrà scadere il proprio lasciapassare se non farà una ulteriore dose di vaccino.
Fonti: ANSA- Intervista a Hans Henri P. Kluge del 2 gennaio 2022.Corriere della Sera- articolo di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini del 4 gennaio 2022