Cosa è la Fibromialgia?

La fibromialgia, è una sindrome attualmente considerata reumatica idiopatica e multifattoriale .
Si tratta di una malattia sociale ed invalidante. Ad oggi non è riconosciuta in Italia come “malattia” ed in particolare come “malattia cronica”, non rientrando quindi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e nella programmazione economico-organizzativa del Sistema Sanitario Nazionale.

La sua diagnosi e le sue caratteristiche sono state a lungo controverse e tuttora la sua origine non è nota, perciò, viene ancora considerata una sindrome reumatica non tipica. Non si tratta di un disturbo psichico, anche se lo stress psicofisico e l’ansia possono incidere su di essa. Alcuni specialisti la vedono come un insieme variegato di sintomi, spesso trattati come psicologici, in quanto parzialmente simili agli effetti fisici del disturbo depressivo.

Un’ipotesi la riconduce ad una familiarità genetica, a reazioni allergiche o ad un coinvolgimento del sistema immunitario, che potrebbero causare un tilt dei maggiori recettori neurologici.
Un’altra spiegazione è quella che si tratti di una malattia muscolare e sistemica di tipo metabolico-mitocondriale o canalopatico o neuropatia non identificata.

CHI NE SOFFRE?
Insorge prevalentemente nelle persone di sesso femminile in età adulta ( con picchi verso i 25-35 e 45-55 anni), anche se non sono rari casi di fibromialgia in età pediatrica o durante l’adolescenza. Pur non essendo molto conosciuta, viene indicata da recenti statistiche al secondo o terzo posto tra le malattie reumatiche interessa dal 2 al 4% (alcune fonti si spingono fino all’8%) della popolazione mondiale e, in Italia sarebbero quasi 2 milioni le persone affette. Accanto a questi dati di prevalenza statistica, si stimano dai 7 agli 11 i nuovi casi ogni anno per 1.000 abitanti.

SINTOMI
Prevalentemente interessati dal dolore sono tutti i distretti della colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, braccia, polsi, cosce. Al dolore cronico, che si presenta spesso a intervalli, si associano diversi sintomi, soprattutto disturbi cognitivi: disturbi dell’umore e del sonno, nonché un affaticamento cronico, ma senza diminuzione fisica della forza muscolare sotto sforzo (ipostenia), se non transitoria o dovuta a dolore. La non-risposta ai comuni antidolorifici, nonché il carattere “migrante” dei dolori, sono peculiari della fibromialgia.

Spesso la diagnosi arriva tardivamente e dopo molti controlli medici, in quanto spesso viene mal interpretata.

COSA SI STA FACENDO IN ITALIA
Ad oggi la Fibromialgia rimane una malattia con molteplici problematiche diagnostiche e fisiopatologiche. Per cercare di dare una risposta ai pazienti affetti da questa malattia nel 2019, è stato creato il primo registro italiano dedicato a questa patologia.
Il Ministero della Salute con il supporto della Società Italiana di Reumatologia (SIR) stanno cercando di far fronte alla necessità di poter monitorare gli esiti clinici dei pazienti e di ottenere statistiche nazionali.
A breve si dovrebbe votare per il riconoscimento della Fibromialgia come malattia cronica e invalidante, che comporterà la sua entrata nei livelli essenziali di assistenza (LEA) riconoscendo dei fondi ai soggetti affetti. L’approvazione del disegno di legge potrebbe rappresentare un primo passo importante, per il riconoscimento della pensione di invalidità di questa malattia.

Fonti: www.wikipedia.it
www.reumatologia.it
www.ultraspecialisti.com

Contattaci

Sei curioso di scoprire qualcosa in più sul mondo Mutua Genesi?
Siamo a tua disposizione per rispondere alle tue domande.

Contattaci