Cos’è la Celiachia?

La celiachia è una patologia autoimmune, con base genetica. Colpisce prevalentemente la popolazione femminile e si scatena quando il sistema immunitario, deputato a difendere l’organismo da batteri, virus e altri nemici, per errore comincia ad aggredire sia il glutine che la trans-glutaminasi tissutale presente nelle cellule dell’organismo. Il glutine è presente in diversi cereali, come grano, orzo, segale, farro e kamut pertanto l’alimentazione quotidiana necessariamente deve subire grandi cambiamenti.

In base ai dati diffusi dal Ministero della Salute in Italia il numero di celiaci è 233.147 di cui 154.899 sono femmine e 78.248 maschi. Si stima interessi l’1% della popolazione, ma solo un terzo ha ricevuto la diagnosi.

Per sensibilizzare e diffondere informazioni rispetto a questa malattia, il 16 maggio si celebra la Giornata Mondiale della celiachia. Particolare attenzione è riservata ai più piccoli perché una diagnosi precoce può fare la differenza.

I sintomi

I più frequenti sono diarrea e forti dolori addominali dopo mangiato talvolta associati a nausea e vomito. Nei più piccoli spesso è associata ad anomalia nella crescita mentre negli adulti può verificarsi un anomalo calo di peso che può portare all’anoressia.

Perfino il cattivo umore e mancanza di energie possono essere provocati dall’intolleranza. Non sono da sottovalutare neanche afte recidive che solitamente non si riescono a debellare mai completamente e la comparsa di dermatite erpetiforme, malattia della pelle che si caratterizza con uno sfogo cutaneo sotto forma di bolle ed eritemi.

Vista la molteplicità dei sintomi, comuni a malattie più diffuse, la celiachia può essere difficile da riconoscere.

Quali esami occorre fare per la diagnosi?

La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia.

Per la diagnosi definitiva di celiachia è necessaria la biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, per determinare l’atrofia dei villi intestinali attraverso l’esame istologico.

Esenzioni e prodotti

A partire dal 2017 i Livelli Essenziali di Assistenza annoverano la celiachia tra le malattie croniche e invalidanti poiché i dati epidemiologici di prevalenza della malattia superano il limite stabilito dall’UE per le malattie rare (5 casi per 10.000 abitanti).

Questo consente a tutti coloro che hanno avuto una diagnosi riconosciuta di usufruire, in regime di esenzione, di tutte le prestazioni sanitarie successive alla diagnosi e di un supporto economico per l’acquisto di prodotti alimentari privi di glutine. Il contributo economico mensile previsto è diverso a seconda dell’età e del sesso del soggetto perché tiene conto dei corrispondenti fabbisogni energetici.

Fonti :www.salute.gov.it

www.celiachia.it

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