Long-Term Care: come si delinea l’assistenza nel lungo periodo?

Si sente sempre più spesso parlare di Long-Term Care (abbreviato LTC): ma di cosa si tratta?

Il termine è mutuato da un concetto che appartiene al mondo anglosassone. Prendendo in prestito una definizione dalla letteratura a riguardo:

Long-Term Care (LTC) is a variety of services which help meet both the medical and non-medical needs of people with a chronic illness or disability who cannot care for themselves for long periods. Long term care is focused on individualized and coordinated services that promote independence, maximize patients’ quality of life, and meet patients’ needs over a period of time.[1]

Ovvero:

«La Long-Term Care (LTC) è un insieme di servizi che racchiude i bisogni medici e non medici delle persone con malattie croniche o disabilità che non possono prendersi cura di sé stesse per lunghi periodi. La Long-Term Care si concentra su servizi individualizzati e coordinati che promuovono l’indipendenza, massimizzano la qualità di vita del paziente e incontrano le necessità del paziente nel lungo periodo».

Pertanto, al venir meno dell’autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane, in caso di invalidità permanente, di stati patologici cronici o degenerativi si associa il subentro di una tutela Long-Term Care.

[1] Shi L, Singh D (December 8, 2015). Essentials of the U.S. Health Care System (4th ed.). Jones & Bartlett Learning. p. 232.

Interessante è pensare alla crescente necessità di questo genere di assistenza in una società che presenta un numero sempre più elevato di persone di età avanzata in rapporto al totale della popolazione. Infatti, l’avanzare dell’età è un fattore cardine per la domanda di servizi LTC. L’insorgenza di molti stati patologici e invalidanti non è sempre, ma per la maggior parte dei casi strettamente connessa all’invecchiamento. Per questo motivo, è possibile ritrovare la Long-Term Care come area di garanzia in molti piani sanitari.

Dal momento che, secondo Istat all’ 1° gennaio 2019 gli over-65 in Italia ammontavano a 13,8 milioni, pari al 22,8 % della popolazione totale[1], come si pensa di sopperire alla sempre maggior domanda di servizi di assistenza LTC?

In particolare, nei casi in cui le persone che necessitano dei suddetti versano in condizioni socioeconomiche tali da non avere familiari che le possano assistere, o da non avere mezzi economici sufficienti per potersi permettere l’assistenza di professionisti.

A questo proposito Istat, nel report intitolato “Gli Anziani e la loro Domanda Sociale e Sanitaria, Anno 2019”, dichiara:

Su una popolazione di riferimento composta da circa 6,9 milioni di over 75, sono stati identificati oltre 2,7 milioni di individui che presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona e nelle attività strumentali della vita quotidiana. Tra questi, 1,2 milioni di anziani dichiarano di non poter contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità, di cui circa 1 milione vive solo oppure con altri familiari tutti over 65 senza supporto o con un livello di aiuto insufficiente. Infine, circa 100mila anziani, soli o con familiari anziani, oltre a non avere aiuti adeguati sono anche poveri di risorse economiche, con l’impossibilità di accedere a servizi a pagamento per avere assistenza.[2]

Cosa avviene in questi casi?

Qui entra in gioco il ruolo sociale delle RSA e delle RSD, ovvero delle Residenze Sanitarie Assistenziali e delle Residenze Sanitarie Assistenziali per Disabili: strutture pubbliche (ma anche convenzionate con il pubblico o private) che forniscono servizi non ospedalieri ma comunque di natura sanitaria e previdenziale alle persone non autosufficienti. Queste strutture offrono servizi LTC in formula temporanea, riabilitativa così come in formula di ospitalità permanente. Vi si accede mediante una valutazione dell’idoneità (detta VMD) da parte di una commissione medica incaricata dall’ASL di riferimento (nel caso di strutture pubbliche o convenzionate con il S.S.N., nel caso di strutture private è sufficiente presentare domanda).

Tuttavia, la disponibilità fornita da queste strutture non è al momento sufficiente a rispondere al totale delle richieste, e in generale non può coprire da sola tutti i casi in cui l’assistenza LTC si rende necessaria.

Sapendo questo, Mutua Genesi si è attivata per inserire la garanzia Long-Term Care nei sussidi che eroga, al fine di fornire un ulteriore canale di accesso all’assistenza per chiunque si trovi a versare in una condizione di non autosufficienza, e per aiutare le famiglie di queste persone a garantire loro la miglior condizione di vita.

[1] https://www.istat.it/it/files//2020/08/Invecchiamento-attivo-e-condizioni-di-vita-degli-anziani-in-Italia.pdf , p. 11.

[2] rapporto_commissione_anziani.pdf (istat.it) , p. 2.

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